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| Federico Auditore da Firenze
Federico Auditore da Firenze era il figlio maggiore di Giovanni Auditore e di Maria Auditore, e fratello maggiore di Ezio, Claudia e di Petruccio. Acuto, divertente e spiritoso, amava prendere in giro suo fratello Ezio, ma non tollerava che qualcun' altro gli facesse del male. Ha iniziato il suo addestramento da Assassino con il padre prima di Ezio, che era all'oscuro di questo.
b i o g r a f i a
Federico stava mangiando la cena con il resto della famiglia Auditore, mentre Giovanni stava andando ad intercettare Rodrigo Borgia. In seguito ha giocato una partita a scacchi contro Ezio, prendendosela con comodo.
Quando Antonio Maffei si presentò a Palazzo Auditore per tentare di catturare Giovanni, quest' ultimo, non essendosi ancora ripreso dall' ultimo scontro, decise di fuggire. Ha detto a Federico di fargli guadagnare tempo, dicendogli di "proteggere la famiglia" a tutti i costi. Federico è riuscì a fermare le guardie abbastanza a lungo per permettere al padre di andarsene. Federico poi cacciò le guardie fuori di casa, ricordando loro di "non dubitare della parola di un Auditore". In seguito, accompagnò anche Ezio per trovargli una fidanzata adatta, e convinse Ezio a dichiararsi a Cristina Vespucci.
Si dice che Federico lavorò in una delle banche dei Medici, ma alla fine fu rimosso a causa della sua pigrizia, e anche per aver messo i soldi sul tetto della banca per scherzo. Essendo un Auditore, è stato salvato da conseguenze più dure.
Nel 1476, mentre Ezio lottava contro Vieri de' Pazzi, Federico intervenne in aiuto del fratello. Dimostrò di essere un ottimo combattente, e, probabilmente, insegnò ad Ezio le tecniche di scalata. Dopo la vittoria dei due, Federico suggerì ad Ezio di saccheggiare il denaro dai nemici sconfitti per pagare un medico
Federico prese in giro suo fratello dopo la lotta, soprattutto quando, dal medico, chiese di curare il suo "bel visino". In seguito, lui e Ezio fecero una gara per arrivare sul tetto della Chiesa di Santa Trinita.
Il giorno dopo, egli riposava nella corte a casa, mentre Ezio correva in giro per fare le commissioni per il padre, e Federico si divertiva a schernirlo. Federico fu poi sconfitto e catturato dalle guardie della città, insieme al padre Giovanni, e il fratellino Petruccio. È stato tenuto prigioniero durante la notte, mentre Ezio freneticamente cercò di ottenere il rilascio della sua famiglia. La mattina dopo, Federico fu impicato con il padre e il fratello, vittime di una congiura templare. Anni dopo, Rodrigo Borgia disse ad Ezio che non c'era bisogno di uccidere Federico e Petruccio, ma che lo aveva fatto per divertimento.
Non è chiaro quanto Federico fosse consapevole della sua eredità di Assassino, ma lui ricevette degli incarichi difficili per un ventenne, come quello di proteggere la famiglia. Quasi certamente ricevette anche un addestramento per il combattimento: infatti, riuscì a impedire che Ezio si facesse male contro gli uomini dei Pazzi. |
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